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Sicurezza degli impianti di sollevamento: le normative di settore

Di Costelmec · 29 11 2016

I sistemi di sollevamento pesante utilizzati in ambito industriale, come ad esempio le gru o i carriponte, sono regolamentati da una rigida normativa che ha come fine ultimo il mantenimento delle condizioni di sicurezza ottimali nei luoghi di lavoro. Costelmec Hosting & Moving Industry vanta un’esperienza di oltre 40 anni in questo settore e dispone di conoscenze approfondite in materia di requisiti tecnici e adempimenti normativi: qui di seguito potrete consultare informazioni aggiornate a riguardo.

D.Lgs. 81/2008 - Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

L’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008 e i successivi aggiornamenti (L. 98/2013 e L. 125/2013, Art. 7, Comma 9), indicano gli obblighi a carico del Datore di Lavoro che derivano dalla messa in servizio di un’attrezzatura di lavoro e, in particolare, stabilisce l’obbligo di una serie di controlli e verifiche (Art.71 D.Lgs. 81/08,Commi 8 e 11) cadenzati nel tempo. In particolare, il Comma 8 obbliga il Datore di Lavoro a incaricare tecnici qualificati e abilitati dello svolgimento dei seguenti controlli e interventi sulle attrezzature presenti nello stabilimento produttivo:

Controllo iniziale (dopo l’installazione, ma prima della messa in servizio);
Controllo successivo a ogni montaggio (es. nel caso di sistemi di sollevamento che all’occorrenza possono essere smontati e rimontati altrove, come presso i cantieri);
Controlli periodici (in base a quanto indicato dal produttore);
Controlli straordinari (per accertare le condizioni a seguito di eventi “eccezionali”).

I risultati devono essere accuratamente riportati sul registro di controllo dell’impianto; in particolare è necessario prestare cura alla conservazione di quelli degli ultimi tre anni, che gli organi di vigilanza potrebbero richiedere di visionare per un controllo. In caso di non ottemperanza ai controlli può essere applicata un’ammenda da 2.740 a 7.014 euro o l’arresto da tre a sei mesi (Art 87, Comma 2, Lett. C). Il Comma 11 obbliga inoltre il Datore di Lavoro a sottoporre le attrezzature di lavoro presenti nell’Allegato VII (D.Lgs. 81/08, apparecchi di sollevamento materiali di tipo fisso con portata superiore a 200 kg, non azionati a mano) a controlli periodici secondo una precisa cadenza temporale. Eccola:

Impianti utilizzati nel settore costruttivo, siderurgico, estrattivo o portuale: verifiche biennali per impianti di meno di 10 anni, successivamente annuali;
Impianti utilizzati in tutti gli altri settori: verifiche triennali per impianti di meno di 10 anni, successivamente biennali.

All’atto pratico, per quanto riguarda lo svolgimento dei controlli, il punto 5.3.1. dell’Allegato II del DM 11 aprile 2011 dispone inoltre che per le operazioni di verifica il Datore di Lavoro deve mettere a disposizione del verificatore il personale occorrente, sotto la vigilanza di un preposto, e i mezzi necessari per l’esecuzione delle operazioni stesse, esclusi gli apparecchi di misurazione. Ecco come agire in caso di nuova installazione: DENUNCIA DELL’IMPIANTO Subito dopo l’entrata in servizio di un impianto è necessario effettuarne la denuncia inviando un’apposita comunicazione all’INAIL, che da parte sua provvederà ad assegnare un numero di matricola all’apparecchio comunicandolo al Datore di Lavoro. PRIMA VERIFICA È necessario inviare all’INAIL la richiesta della prima verifica con almeno 45 giorni di anticipo rispetto al termine di esecuzione sancito dall’Allegato VII D.Lgs. 81/2008; l’INAIL è tenuta a effettuare la verifica entro 45 giorni, con la possibilità di avvalersi di un soggetto pubblico o privato abilitato, prescelto dal datore di lavoro e indicato da quest’ultimo nel modulo di richiesta della prima verifica. Qualora scadessero questi 45 giorni, il Datore di Lavoro ha la facoltà di contattare un soggetto pubblico o privato abilitato di sua scelta per l’esecuzione della verifica. In sede di verifica il DL deve esibire la seguente documentazione:

dichiarazione di conformità CE o libretto ENPI/ISPE;
dichiarazione di corretta installazione (ove previsto);
diagramma delle portate (ove previsto):
diagramma dell’area di lavoro (ove previsto);
manuale di istruzioni per l’uso, registro di controllo.

VERIFICHE SUCCESSIVE ALLA PRIMA Tali verifiche possono essere svolte da qualsiasi soggetto privato abilitato oppure dall’AUSL/ARPA in base alle preferenze del Datore di Lavoro. Almeno 60 giorni prima della scadenza indicata nell’Allegato VII, il DL deve inviare la richiesta di verifica al soggetto designato. I verbali relativi ai controlli vanno conservati con cura e tenuti a disposizione per la consultazione da parte dell’organo di vigilanza. Tutte le spese per le verifiche periodiche sono a carico del DL. In sede di verifica il DL deve esibire la seguente documentazione:

manuale d’uso;
registro di controllo;
dichiarazione del datore di lavoro in merito all’individuazione e alla formazione dei lavoratori che utilizzano l’attrezzatura, nonché evidenza dell’inoltro all’eventuale noleggiatore (Art.72 Co. 2 D.Lgs81/2008);
verbali di verifiche periodiche precedenti;
libretto delle verifiche ENPI-ISPESL (in originale- copia conforme), ovvero per le attrezzature di lavoro provviste di marcatura CE, ai sensi del DPR 459/96 o Art.3 D.lgs 17/10 copia della dichiarazione di conformità;
documento di valutazione cicli di vita in cui il mezzo potrà operare in condizioni di sicurezza.

FAQ sui controlli periodici eseguiti da Costelmec Hoisting & Moving Industry

1. Cosa garantisce il verbale stilato a controlli ultimati? Il verbale che forniamo al Cliente testimonia l’avvenuta esecuzione di tutti i controlli obbligatori per legge (ai sensi dell’Art. 71, Comma 8, D.Lgs 81/08 e punto 3.1.2 All. VI D.Lgs.81/08). Ricordiamo che, qualora venissero riscontrate anomalie tali da poter mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori, tale dichiarazione non verrà rilasciata da Costelmec Hoisting & Moving Industry. 2. Quali sono nello specifico le parti dell’impianto che vengono controllate? I tecnici Costelmec Hoisting & Moving Industry svolgono accurate verifiche di: Condizioni in cui vertono catene, funi, ganci, pulsantiere, giunzioni bullonate e freni; Funzionalità dell’impianto, dei dispositivi di sicurezza e dei limitatori. 3. Cosa non garantisce il controllo? I controlli svolti da Costelmec Hoisting & Moving Industry non garantiscono che, in futuro, la macchina non possa subire danneggiamenti a causa dei cicli di lavoro. Inoltre non possiamo assicurare la possibile comparsa in temi successivi di eventuali difetti di funzionalità. 4. Quali sono le differenze tra questi controlli e le verifiche straordinarie? Le verifiche straordinarie, come si desume dal nome, hanno un carattere di eccezionalità e vengono svolte solamente in casi che riguardano:

Variazione della destinazione d’uso;
Danno grave e sostituzione di un componente di tipo strutturale;
Macchinario con oltre 10 anni di servizio.

A differenza dei controlli ordinari, le verifiche straordinarie vengono effettuate da un ingegnere esperto (UNI ISO 9927-1) al fine di controllare la funzionalità e le condizioni in cui versa la struttura della macchina; per svolgerle sono necessarie particolari attrezzature tecniche e lo smontaggio di parti dell’impianto. Grazie ad esse si accerta se la macchina è in grado di affrontare successivi cicli di lavoro. Per maggiori informazioni non esitare a contattarci (tel. 0521 986.391 | e-mail info@costelmec.com): un esperto Costelmec Hoisting & Moving Industry è a tua disposizione per informazioni e chiarimenti.